Ecco lo statuto delle imprese, Due articoli del "Sole 24 Ore"

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Gullon
view post Posted on 4/11/2011, 10:24




Notizie > Italia

È legge lo Statuto delle imprese. Romani: è il primo atto della lettera Ue. Lulli: non sa di che parla


www.ilsole24ore.com - 3 novembre 2011

È legge lo Statuto delle imprese. Con il via libera definitivo della Camera è arrivata una legge che punta a tutelare la libertà di impresa e a snellire una serie di procedure burocratiche per le piccole e medie imprese. Il provvedimento attua anche lo Small Business Act, la Carta europea dei diritti per le piccole e medie imprese. Il via libera è giunto all'unanimità, senza modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato. Il provvedimento aveva già avuto il via libera di Montecitorio il 15 marzo scorso e poi del Senato il 20 ottobre.

Romani: primo atto della lettera Ue
«Questo - ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani - è il primo provvedimento della lettera alla Ue approvato. Tra i primi impegni europei si parla anche di questa legge cui assolviamo fino in fondo con un impegno largamente condiviso». Per Romani sarebbe opportuno che «molti provvedimenti, in un momento di crisi come questo, fossero approvati nello stesso modo con una larga condivisione».

Lulli: Romani non sa di che parla
«È senza limiti la sfacciataggine del ministro Romani - ha commentato Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera - quando dice che l'approvazione dello Statuto delle imprese è il primo provvedimento con cui viene data attuazione ai contenuti della lettera del governo all'Unione europea. Tali affermazioni dimostrano il totale disinteresse con cui Romani abbia seguito l'iter di questa legge, iniziato quando lui non era ancora ministro. Lo Statuto delle imprese pone piuttosto rimedio alle inadempienze del governo Berlusconi-Bossi-Scilipoti nei confronti delle imprese e dimostra che il Parlamento, se non è bloccato dai voti di fiducia o dalle leggi ad personam, è in grado di dare risposte agli imprenditori lasciati soli nell'affrontare la crisi».

Lulli: segnale importante per la crisi
«Abbiamo votato con convinzione a favore dell'approvazione dello Statuto delle imprese dopo un iter durante il quale c'é stata una sostanziale condivisione dei contenuti da parte dei gruppi parlamentari», ha sottolineato Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera. «L'approvazione del Ddl con lo Statuto dimostra l'attenzione del Parlamento per i problemi delle piccole e medie imprese e degli artigiani, che stanno affrontando in prima persona le grandi difficoltà dovute alla crisi». Lulli auspica che «quello di stamani non rimanga un episodio isolato».

Saglia, il provvedimento stimola la crescita
«Con lo Statuto delle imprese - ha detto Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico - creiamo i presupposti per stimolare la crescita. In linea con la direttiva europea introduciamo più certezza nei tempi di pagamento alle imprese dalla pubblica amministrazione e sanzioni per chi paga in ritardo. Inoltre, siamo il primo Paese a far diventare norma il contenuto dello Small Business Act europeo».

Boccia (Confindustria): principi positivi per il mondo produttivo
«Lo Statuto delle Imprese approvato oggi, in attuazione dello Small Business Act, contiene principi positivi per il mondo produttivo. ha commentato Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria Confindustria. «Piccola Industria auspica ora che l'approvazione dello Statuto possa fare da volano per l'attuazione di misure che sostengano effettivamente la crescita delle imprese e del paese in un momento di grande difficoltà».

Raisi: è una rivoluzione
L'approvazione della legge sullo Statuto delle imprese é «una rivoluzione». La definizione é di Enzo Raisi, capogruppo di Fli in commissione Attività produttive della Camera. «Si tratta - sottolinea Raisi, relatore del Ddl - di un provvedimento che sancisce definitivamente i diritti delle imprese nel nostro Paese».

Il contenuto della legge
La legge definisce lo Statuto delle imprese e dell'imprenditore, chiede una riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi per cittadini e imprese, spinge per una trasparenza sulle procedure di evidenza pubblica e sui bandi per incentivi. Ogni impresa può aderire a una o più associazioni. Le associazioni sono legittimate ad agire. Inoltre nel rapporto con le istituzioni i principi ispiratori sono la certezza del diritto e la fine della discrezionalità. Ci sarà la certificazione privata sostitutiva del controllo pubblico e ogni certificazione inserita nel Registro delle Imprese non può essere più richiesta da nessuna Pubblica amministrazione.

di Nicoletta Cottone

www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=Aa5KWTIE


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Norme e Tributi > Lavoro

Un taglio drastico ai collegi sindacali


www.ilsole24ore.com - 4 novembre 2011

Un taglio ai componenti del collegio sindacale. Sia nelle Srl sia nelle Spa. Percorso semplificato per la costituzione delle società a responsabilità limitata. Coincidenza dell'organismo di controllo da decreto 231 con il collegio sindacale. Il pacchetto di misure sul quale sta lavorando il Governo in materia di sviluppo investe pesantemente anche il diritto societario, i rapporti e le competenze dei professionisti. Con quali possibilità di conferma nella versione finale dell'intervento e, poi, se le misure fossero confermate, di successo, è tutto da verificare.

Per quanto riguarda le modifiche al Codice civile, la proposta rettifica l'articolo 2477 in materia di organo di controllo nelle società a responsabilità limitata e stabilisce che l'atto costitutivo può prevedere la nomina, al posto dell'attuale collegio sindacale, di un unico sindaco o di un revisore. La nomina del sindaco è obbligatoria quando il capitale sociale non è inferiore a quello minimo richiesto per le Spa, e cioè di 120mila euro, quando la Srl è tenuta alla redazione del consolidato, e se la Srl controlla una società obbligata alla revisione legale dei conti. Infine, obbligo di sindaco anche quando la Srl ha superato per due esercizi consecutive due dei parametri indicati dal Codice civile per la redazione del bilancio in forma abbreviata.

Ma non piacerà ai professionisti, in particolare ai dottori commercialisti, neppure la modifica all'articolo 2397 del Codice civile, in materia questa volta di società per azioni. Perché la proposta del Governo prevede che il collegio sindacale, con 3 o 5 componenti, sarà obbligatorio solo per le Spa che hanno un capitale sociale superiore a 10 milioni e per quelle quotate. Per le Spa che si trovano, invece, al di sotto di questo limite è considerata sufficiente la presenza di un solo sindaco scelto tra revisori legali iscritti nel Registro.

Trova conferma poi la correzione al decreto 231 del 2001 che ha come obiettivo quello di permettere che le funzioni dell'organismo di vigilanza – la figura che deve controllare la corretta applicazione dei modelli organizzativi – possono essere svolte dagli organi di controllo già costituiti all'interno dell'impresa. Spazio più ampio quindi per il collegio sindacale, per il comitato per il controllo della gestione e al consiglio di sorveglianza a seconda del modello di governance adottato dall'ente. In questo modo dovrebbero determinarsi, sottolinea la relazione alla norma, nelle società di capitali in cui è prevista obbligatoriamente la costituzione di un organo di controllo gestionale-contabile, la concentrazione delle funzioni di controllo, la semplificazione della struttura interna delle società e risparmi di spesa per l'architettura societaria.

Quanto alla costituzione delle società a responsabilità limitata, una botta anche ai notai, con la previsione che l'atto costitutivo potrà anche non essere redatto più nella forma dell'atto pubblico, ma basterà una semplice scrittura privata. Come pure alla semplificazione è improntata l'indicazione sul trasferimento delle partecipazioni di Srl, da realizzarsi attraverso la sottoscrizione con la firma digitale e in deroga a quanto stabilito per le esigenze di pubblicità dall'articolo 2470, secondo comma, del Codice civile.

Sul fronte contabile, infine, a partire dal 1° gennaio 2012 le Srl che non hanno nominato il collegio sindacale possono redigere il bilancio in una forma semplificata che dovrà seguire uno schema preparato dal ministero dell'Economia che ne indicherà le voci e la struttura.

Nella direzione della semplificazione contabile vanno anche le misure per i soggetti in contabilità semplificata e i professionisti che seguono operazioni con incassi e pagamenti interamente tracciabili. Potranno infatti sostituire gli estratti conto bancari alla tenuta delle scritture contabili. I limiti poi per la liquidazione dell'Iva sono gli stessi di quelli fissati per il regime di contabilità semplificata.

di Giovanni Negri

www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tri...l?uuid=Aaa22YIE
 
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